La Montagna Cortonese nel versante dell'Alta S. Egidio e del Monte Ginezzo
Dopo aver raggiunto l’alta S. Egidio attraverso il percorso CAI 563 che trae origine lla zona del Sodo o il sentiero 561 che parte dalla località Torreone e coincide con parte della strada romana inserita nel parco archeologico, è possibile, riallacciandosi sentiero 50 del C.A.I. che costeggia il Monte Cuculo, il Monte melello e il Passo della Cerventosa, raggiungere Monte Ginezzo e riallacciarsi al Monte Maestrino verso il versante della Val di Pierle.
L’itinerario proposto, essenzialmente naturalistico, permette di apprezzare al meglio il paesaggio della montagna cortonese a cominciare dai principali tipi di vegetazione. Sul versante esposto a sud sono infatti presenti le cerrete, i lembi di lecceta, i castagneti; nelle aree di crinale dominano gli arbusteti e le praterie; estesi anche gli impieanti artificialidi conifere. Sul versante esposto a Nord, rivolto verso la Valtiberina, si distignue, nella parte più elevata, la presenza di una rigogliosa vegetazione forestale a prevalenza di castagno. Sui crinali tuttora occupati da praterie e cespugli si trova oggi l’avifauna più interessante. Fra i rapaci più importanti il Biancone, l’Albanella minore, la Poiana, il gheppio, lo sparviero ed il pecchiaiolo. Fra i piccoli volatili la Magnanina, la Sterpazzola, l’Allodola, lo Zigolo. Fra i mammiferi soprattutto il cinghiale.
Ultimo agg.to: 08/11/2021